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Anno nuovo buon cambio d'uso a tuttišŸ„‚

10/01/2025

Andiamo a vedere come si delinea l'articolo 23-ter del Testo Unico dell'edilizia alla luce del Decreto "salva casa".

Andiamo a vedere come si delinea l'articolo 23-ter del Testo Unico dell'edilizia alla luce del Decreto "salva casa".
Premessa per rendere la materia fruibile ai non addetti ai lavori: Il mutamento della destinazione d'uso può avvenire sia all'interno della stessa categoria oppure fra categorie diverse. Le categorie sono:
residenziale (abitazioni, studi professionali, affittacamere);
struttura turistico-ricettiva (alberghi e in generale gli immobili a prevalente carattere ricettivo);
produttiva e direzionale (laboratori artigianali, industrie, magazzini, imprese edili, officine);
commerciale (bar, pub, negozi, ristoranti);
agricola (immobili collegati a produzioni agrarie, allevamenti e forestazione, campi coltivati, vivai di fiori e piante, boschi, pascoli, abitazioni rurali, agriturismi).
Mutamento cambio d'uso all'interno della stessa categoria (senza opere edilizie oppure in edilizia libera): è sempre consentito, sia per singole unità abitative che per interi edifici. I Comuni non possono opporsi ma possono soltanto richiedere specifiche condizioni.
Mutamento cambio d'uso fra categorie diverse (ad esclusione della categoria rurale). è sempre ammesso, per singole unità immobiliari, ubicate in centri storici, periferie e zone di espansione; fermo restando per i Comuni la possibilità di richiedere il rispetto di determinate condizioni quali ad esempio la finalizzazione del mutamento conforme a quella prevalente nelle altre unità immobiliari presenti nell'edificio.
Il mutamento non è soggetto come avveniva ante Decreto "Salva casa" al reperimento di ulteriori aree per servizi di interesse generale (aree verdi) e alla dotazione minima di parcheggi. Questo snellimento degli oneri ovviamente incide nel risparmio economico dell'operazione di cambio di destinazione d'uso.
 Il titolo richiesto nel cambio d'uso fra diverse categorie, se richiede intervento edilizio è il permesso di costruire. Se l'intervento avviene nei centri storici, il permesso di costruire è richiesto pure nei mutamenti all'interno della stessa categoria.
In sintesi possiamo considerare che la facilitazione di andare ad operare i cambi d'uso svincolandoli quasi totalmente dai piani regolatori, unita al fatto che i requisiti igienico-sanitari (vedi misure) per ottenere l'agibilità/abitabilità siano stati resi meno stringenti , uniti all' abolizione del vincolo della dotazione minima obbligatoria di parcheggi, renderà l'anno in corso molto profittevole per operare questo tipo di interventi.
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